Stipsi

Sono molte le persone che soffrono di stipsi o stitichezza.

La stipsi è uno dei problemi intestinali più diffusi. Oltre la metà della popolazione mondiale vi è incorsa almeno una volta nella vita.

Una persona su cinque afferma di avere sofferto di stipsi cronica o stipsi ostinata (a lungo termine).

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    stipsi

    La stipsi che cos’è?

    Si definisce stipsi una condizione caratterizzata da questi fattori: 

    • meno di tre evacuazioni intestinali alla settimana
    • feci dure o di forma irregolare
    • sensazione di evacuazione incompleta o di blocco intestinale.

    Il soggetto può lamentare uno o più di questi sintomi.

    Attualmente la stitichezza viene classificata in:

    • Stipsi colica o da rallentato transito
    • Rettale o Sindrome della Defecazione Ostruita

    Quest’ultima vede nel prolasso totale del retto la propria eziopatogenesi.

    Quali sono le cause della stipsi

    Le cause della stipsi possono essere varie.

    Le più comuni sono:

    • un apporto insufficiente di fibre nella dieta
    • mancanza di attività fisica
    • variazioni dello stile di vita
    • gravidanza
    • invecchiamento
    • cambiamenti di ambiente durante i viaggi
    • abuso di lassativi
    • rinvio dell’evacuazione nonostante lo stimolo
    • assunzione di una quantità insufficiente di liquidi

    Inoltre, alcune malattie o condizioni come l’ictus, la sindrome dell’intestino irritabile, la malattia di Parkinson e il diabete possono influire sul funzionamento dell’intestino, ma la stitichezza può essere anche un effetto collaterale di determinati farmaci.

    Oltre alla stipsi è possibile incorrere in problemi di controllo della vescica o di incontinenza fecale.

    Fattori di rischio

    La stitichezza colpisce uomini e donne di ogni età. Qualsiasi fattore rallenti il passaggio del cibo all’interno dell’intestino può accrescere le possibilità di sviluppare stitichezza.

    Ad esempio, l’assunzione di determinati farmaci, come analgesici, diuretici, antidepressivi, antistaminici, miorilassanti, antispastici, anticonvulsivanti e antiacidi a base di alluminio. Anche la gravidanza e il parto.

    Il diabete e i disturbi neurologici rappresentano fattori di rischio importanti per la stipsi cronica.

    Trattamento per la stipsi colica

    Le soluzioni di gestione della stipsi comprendono modifiche del regime alimentare e dello stile di vita, farmaci.

    Anche “ginnastiche” come il biofeedback, fino ad arrivare alla neuro-modulazione sacrale (detta anche stimolazione delle radici sacrali).

    Quest’ultima qualora i trattamenti standard non abbiano dato risultati.

    Dal 1994, sono oltre 80.000 le persone trattate con questo metodo in tutto il mondo.

    Terapia farmacologica

    Il medico può prescrivere dei farmaci in grado di ammorbidire le feci e facilitarne l’espulsione.

    Neuromodulazione sacrale

    Il medico potrebbe consigliare la terapia di neuromodulazione sacrale ai soggetti che non hanno ricevuto un aiuto dai trattamenti standard o la cui stitichezza è dovuta a danno nervoso o muscolare.

    Questo trattamento reversibile utilizza un piccolo neurostimolatore, posizionato sottopelle, per inviare impulsi elettrici di bassa intensità attraverso un filo sottile ai nervi della pelvi deputati al controllo degli sfinteri, per aiutarli a funzionare correttamente.

    Procedure chirurgiche

    In passato per casi estremamente gravi e rari veniva consigliata l’asportazione di parti del colon.

    dott luca bordoni proctologo pelviperineologo

    Dott. Luca Bordoni Proctologo

    Chirugo Generale Esperto in Proctologia e Pelviperineologia.

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