Dolore allo sfintere anale

dolore sfintere anale

Un sintomo che è grande motivo di preoccupazione è il dolore allo sfintere anale ad insorgenza acuta. Spesso porta a una visita proctologica urgente
.

Il canale anale e la cute perianale sono, infatti, provvisti di ricca innervazione ed altamente sensibili al dolore.

A differenza del retto e della mucosa rettale, in cui il diverso tipo di innervazione rende queste aree relativamente poco sensibili.

Cause di dolore allo sfintere rettale

Le cause di dolore anale acuto possono essere divise in frequenti e rare.

Tre condizioni sono frequenti causa di dolore allo sfintere anale di tipo acuto:

  • la ragade anale 
  • l’ ascesso perianale
  • la trombosi emorroidaria

Il tipo di dolore può orientare ad una prima valutazione verso la possibile causa.

Infatti il bruciore è tipico delle patologie localizzate alla cute perianale o al margine anale. Come dermatiti o emorroidi.

Il dolore intermittente pulsante è tipico degli ascessi mentre il dolore acuto, che segue la defecazione è più frequentemente associato a patologie del canale anale. In particolare alla ragade anale.

La ragade, nello specifico, è una lesione lineare che si presenta come una ferita localizzata in genere nel canale anale. Posteriormente, verso il coccige.

È caratterizzata da dolore, sanguinamento modesto e prurito. In genere conseguenti alla defecazione e si associa tipicamente all’ aumentato tono basale dello sfintere anale interno o involontario.

L’intensità del dolore in questo caso può essere notevole ed insopportabile ed impedire l’ evacuazione che, tipicamente, aumenta il sintomo.

Anche l’esplorazione rettale digitale in corso di visita proctologica può risultare impossibile per lo spasmo muscolare ed il dolore interno. Quindi si deve richiedere una visita in anestesia per confermare la diagnosi.

Trattamento del dolore anale

In caso di dolore allo sfintere anale, una volta individuate le cause, va effettuato un corretto trattamento. La terapia della fase acuta mira a mantenere le feci morbide (sappiamo che le feci possono essere di diversi tipi, ognuno di essi è segnale di qualcosa), ridurre l’ ipertono dello sfintere e controllare il dolore.

Terapia ascesso anorettale

L’ascesso anorettale è costituito da una raccolta di materiale purulento negli spazi perirettali. È tipicamente caratterizzato da dolore pulsante, aggravato dalla tosse, dalla posizione seduta e dalla defecazione. A questo si associa quasi sempre la presenza di una tumefazione visibile ovoidale fluttuante o apprezzabile mediante esplorazione rettale.

In casi di ascessi piccoli o localizzati in zone particolari tuttavia la tumefazione puo’ non essere evidente. Infine la febbre è tipicamente presente.

La terapia consiste nel drenaggio chirurgico che può essere eseguito con anestesia e modalità variabili in base alla situazione locale ed alle condizioni generali del paziente.

Terapia trombosi emorroidaria

La trombosi emorroidaria è la principale complicanza della malattia emorroidaria e si presenta tipicamente con dolore intenso ed improvviso. Alla visita si osserva in genere una o più tumefazioni rosso scure di piccole dimensioni, dolenti che evolvono verso la necrosi e l’ ulcerazione. Con emissione di sangue scuro coagulato in piccola quantità.

Non infrequentemente la trombosi è il sintomo di esordio di una malattia emorridaria fino ad allora asintomatica.

La terapia medica prevede, assunzione di farmaci per via orale e topica. Mentre l’incisione chirurgica in anestesia locale, risolve in modo rapido efficace la complicanza e la sua sintomatologia. Se eseguita precocemente rispetto all’ insorgenza della trombosi.

Altre cause di dolore anale

Esistono poi cause meno comuni di dolore allo sfintere anale:

  • neoplasie anorettali
  • herpes zooster
  • idrosadenite
  • estensione perianale di ascesso sacrococcigeo
  • condilomatosi
  • traumi  
  • proctalgia fugace
  • nevralgie anorettali coccigee, di orgine genitale o su base psicotica.

Diagnosi del dolore allo sfintere anale

La diagnosi differenziale richiede sempre una attenta anamnesi, un esame obiettivo comprendente ispezione ed esplorazione anorettale. E a volte accertamenti strumentali o bioptici.

In linea di massima, per ridurre il sintomo in attesa della valutazione specialistica proctologica, può essere indicato un bidet con acqua tiepida, ammorbidire le feci e, previa valutazione del proprio medico. Infine eventuale terapia analgesica per bocca o topica.

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dott luca bordoni proctologo pelviperineologo

Dott. Luca Bordoni Proctologo

Chirugo Generale Esperto in Proctologia e Pelviperineologia.

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